fbpx

Strutture di Visione – Omaggio a Veronesi – XV Premio Avezzano (1964)


Testi di:
Argan, Apollonio, Battisti, Calvesi, Dorfles, Gatt, Matthiae, Mazzariol, Menna, Ponente, Tempesti, Tomassoni

Anno:
1964

Casa Editrice:
Edizioni dell’Ateneo – Roma

“Strutture di Visione” era il titolo della mostra realizzata nel 1964 all’interno di una delle più importanti manifestazioni culturali del territorio marsicano: il Premio Avezzano. L’idea alla base di questo innovativo progetto era quella di creare un importante centro d’attrazione culturale in una città che aveva visto abbracciare gli stili artistici contemporanei integrandoli perfettamente nella nuova chiave della sua rinascita.

Alla mostra del 1964, dedicata all’artista milanese Luigi Veronesi, furono tantissimi gli artisti e i designer che parteciparono con le loro opere: Franco Summa, Ettore Spalletti, David Boriani, Carlo Lorenzetti. E poi, citati all’inizio del volume, due tra i più grandi innovatori della cultura italiana nel campo del design (e non solo): Enzo Mari e Bruno Munari.

Enzo Mari è stato un maestro del design italiano. Ha sempre vissuto a Milano dove si è formato come artista. La sua opera ha spaziato dal design alla pittura, dalla grafica all’allestimento. Il suo contributo, basato su un’asciutta poetica delle forme e un coerente utilizzo dei materiali, è ritenuto fondamentale per la storia e lo sviluppo del design italiano nel mondo. Al Premio Avezzano partecipò con quattro opere:
– Struttura n. 305
– Struttura n. 716

– Deformazione ottico-dinamica di un cubo in una sfera – Serie a punti (in foto)
– Deformazione ottico-dinamica – Serie a reticolo (in foto)
Bruno Munari è uno stato dei più importanti architetti, artisti e designer italiani del XX secolo. Nato a Milano nel 1907, ha iniziato giovanissimo l’attività artistica nella corrente del Futurismo, dedicandosi alla pittura, alla grafica, alla cinematografia, alla poesia e alla scrittura. La sua intera attività è stata caratterizzata da una finalità pedagogica, dovuta al suo appassionato interesse verso lo sviluppo della creatività infantile attraverso il gioco. Negli ultimi anni della sua vita ha approfondito sempre di più il problema dell’educazione visiva e artistica, organizzando e partecipando a corsi, seminari e animazioni per bambini, insegnanti e adulti.
Al Premio Avezzano presentò quattro film sperimentali:
– Moiré
– Inox
– Tempo libero
– I colori della luce