Sante Marie: gli antichi saperi raccolti nell’archivio del Patrimonio Culturale Immateriale
Obiettivo del Progetto PACI è quello di contribuire a incrementare la conoscenza del patrimonio culturale immateriale italiano attraverso attività di ricognizione e di recupero di catalogazioni pregresse e attività di nuova catalogazione sul campo, allo scopo di realizzare una base di dati volta a implementare e integrare le documentazioni catalografiche e multimediali dei tre Istituti Centrali relativamente ai territori regionali italiani.
All’interno del Progetto PACI sono presenti numerosi documenti video sull’Abruzzo, tra cui alcuni che riguardano il comune di Sante Marie in provincia dell’Aquila, punto di partenza e di arrivo del Cammino dei Briganti.
Gli estratti provengono da Diario di un Bosco, documentario del 2006 dedicato al ciclo della natura e al lavoro dell’uomo attraverso le stagioni. Nei titoli di coda vi sono esplicitate ulteriori informazioni: Ideazione e realizzazione a cura di Mauro Congeduti, Leonardo de Santis, Amerigo De Dominicis, Claudio Luciano. Organizzazione e ricerca: Loreto di Santo. Musiche di Michele Avolio eseguite dall’autore e dai “Discanto”. SPSAE L’Aquila servizio per la ricerca, la documentazione e la produzione audiovisiva.
Una donna anziana, seduta sui gradini di un’abitazione, lavora la fibra di canapa. Questa è contenuta in una rocca che viene tenuta in posizione davanti alla filatrice mediante pressione del braccio sinistro sul gambo. La filatrice con un movimento delle dita crea un filo che, contemporaneamente avvolge intorno ad un fuso. Durante la lavorazione la donna racconta episodi legati alla raccolta del vegetale e alla sua lavorazione.
Una donna anziana, seduta sui gradini di un’abitazione, lavora la fibra di canapa. Questa è contenuta in una rocca che viene tenuta in posizione davanti alla filatrice mediante pressione del braccio sinistro sul gambo. La filatrice con un movimento delle dita crea un filo che, contemporaneamente avvolge intorno ad un fuso. Durante la lavorazione la donna racconta episodi legati alla raccolta del vegetale e alla sua lavorazione.
Una donna anziana, seduta sui gradini di un’abitazione, lavora la fibra di canapa. Questa è contenuta in una rocca che viene tenuta in posizione davanti alla filatrice mediante pressione del braccio sinistro sul gambo. La filatrice con un movimento delle dita crea un filo che, contemporaneamente avvolge intorno ad un fuso. Durante la lavorazione la donna racconta episodi legati alla raccolta del vegetale e alla sua lavorazione.
Tecnica di innesto a gemma
Un agronomo, con una lama, esegue un’incisione a forma di mandorla intorno ad una gemma, che stacca da un ramoscello verde di castagno. Successivamente incide verticalmente la parte di corteccia di un altro ramo, sempre di castagno, che sta crescendo dal tronco tagliato dell’albero. Nella corteccia ancora verde e tenera, inserisce la gemma precedentemente preparata e fascia il tutto con un cerotto adesivo.
Realizzazione di una mordacchia
Un uomo lavora un piccolo tralcio di castagno. Questo viene inizialmente intagliato per poi essere manipolato conferendogli una forma particolare (simile ad una grossa pinza).
Realizzazione di una covella
Un boscaiolo accende il fuoco e scalda un ramo sottile di castagno che piega in modo circolare servendosi, come appoggio, di un tronco tagliato. Dopo aver avvicinato i lembi del ramo, che raffreddandosi diventa sempre meno flessibile, taglia con una roncola le parti in esubero.
Realizzazione di un cesto con giunchi di castagno
Un uomo, seduto accanto al camino di un ambiente della propria abitazione, intreccia i giunchi di castagno in modo da creare un canestro partendo dalla base per arrivare al manico. Il lavoro prevede che i giunchi vengano piegati e fatti passare tra giunchi disposti a raggiera. Alcune fasi della lavorazione necessitano della presenza di una seconda persona.
Realizzazione di un basto per muli
Partendo dalla lavorazione del legno, si passa alla lavorazione della rozza imbottitura ottenuta attraverso l’ausilio di paglia. Si arriva ad ottenere, così, una struttura la cui forma richiama quella della classica sella da cavallo e che viene, infine, rifinita con tessuto che viene, poi, cucito a mano con uno spago seguendo il perimetro dell’intera struttura.
Pulitura di un bosco in primavera
Un contadino, dopo aver preparato la falce, inizia a tagliare la sterpaglia intorno ai castagni del bosco. Continua la pulizia con un falcetto.
Pulitura di un bosco in autunno
Nel bosco di Sante Marie, un contadino raduna con il rastrello i residui colturali del castagneto: ricci secchi, fuscelli e foglie secche. Dopo aver creato un cumulo di sterpaglie appicca il fuoco che governerà fino a completo spegnimento.
Filatura della canapa
Una donna anziana, seduta sui gradini di un’abitazione, lavora la fibra di canapa. Questa è contenuta in una rocca che viene tenuta in posizione davanti alla filatrice mediante pressione del braccio sinistro sul gambo. La filatrice con un movimento delle dita crea un filo che, contemporaneamente avvolge intorno ad un fuso. Durante la lavorazione la donna racconta episodi legati alla raccolta del vegetale e alla sua lavorazione.
Cura e conservazione delle castagne in acqua fredda
Una volta raccolte, le castagne vengono tenute in ammollo in acqua all’interno di capienti recipienti e lasciate riposare per alcuni giorni. Si passa, poi, all’asciugatura del frutto. Le castagne vengono delicatamente depositate sul pavimento di un luogo che dovrà essere asciutto e poco assolato. Con l’ausilio di un bastone, le castagne vengono distese sul pavimento in modo da evitarne la sovrapposizione.
Dati analitici
DES – Descrizione
Una volta raccolte, le castagne vengono tenute in ammollo in acqua all’interno di capienti recipienti e lasciate riposare per alcuni giorni. Si passa, poi, all’asciugatura del frutto. Le castagne vengono delicatamente depositate sul pavimento di un luogo che dovrà essere asciutto e poco assolato. Con l’ausilio di un bastone, le castagne vengono distese sul pavimento in modo da evitarne la sovrapposizione.
NSC – Notizie storico critiche
La cura in acqua fredda si effettua sistemando le castagne entro recipienti di legno o di plastica e versandovi acqua fresca fino a sommergerle completamente. L’operazione, che ha una durata di nove giorni, si svolge nel modo seguente:
1)sommersione delle castagne in acqua fresca e pulita;
2)fino al 4° giorno cambio giornaliero del 50% dell’acqua;
3) il 5° giorno cambio totale dell’acqua;
4) il 6° e 7° giorno cambio del 50% dell’acqua;
5) all’8° giorno cambio totale dell’acqua;
6) il 9° giorno estrazione delle castagne dall’acqua.
Con l’immersione delle castagne in acqua vengono eliminati, per mancanza di ossigeno, i microrganismi aerobi agenti delle muffe e dei marciumi dei frutti. Successivamente si sviluppano microrganismi anaerobi che favoriscono una leggera fermentazione con la formazione di piccole quantità di acido lattico all’interno del frutto, la qual cosa ne consente una prolungata conservazione, inoltre serve anche a separare le castagne buone da quelle malate, poiché queste ultime, galleggiando sull’acqua, possono essere facilmente selezionate. L’operazione di curatura richiede una continua attenzione da parte degli operatori in quanto potrebbe rendersi necessario intervenire per favorire l’inizio della fermentazione. I frutti, dopo la curatura, vanno sistemati in locali arieggiati con pavimentazione in legno, in mattone cotto o, meglio ancora, in listelli di legno per favorire la circolazione dell’aria. Lo strato delle castagne non deve superare i 15-20 cm ed è necessario intervenire una o due volte al giorno per arieggiare i frutti, questa operazione favorisce una uniforme asciugatura che si può raggiungere al terzo o quarto giorno. Raggiunta questa fase le castagne vengono ammucchiate in strati consistenti e si conservano per un lungo periodo purché vengano rivoltate periodicamente. La curatura è una pratica di facile applicazione e può essere effettuata anche per piccoli quantitativi di prodotto da parte di quei consumatori che intendono approvvigionarsi di castagne per tutto l’anno.