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Un raro manufatto di bronzo ritrovato nel lago del Fucino (1872)

Archaeologia, or, Miscellaneous Tracts Relating to Antiquity, Volume 43 (pag. 559), traduzione dall’inglese:

Su un oggetto di bronzo, di fattura arcaica.

16 maggio 1872.

W. M. Wylie, Esq., F.S.A., segretario locale per l’Hampshire, ha esposto il disegno di un oggetto di arte arcaica, che è qui riprodotto in scala di due terzi rispetto alle dimensioni reali. Questa raffigurazione è stata accompagnata dalle seguenti osservazioni:

“Il disegno allegato rappresenta una reliquia di classe rarissima, rinvenuta nel Lago di Fucino, nell’Italia Meridionale, durante i recenti lavori di bonifica. È attualmente nella collezione del Marchese Colloredo-Mels, a Udine, dove il mio amico, il dottor Archivar Zahn, di Gratz, ne ha fatto uno schizzo per me, a grandezza naturale.

“La reliquia è di bronzo, ed è uno di quei buoi a due teste – una testa per ognuna delle due estremità – che occasionalmente, ma raramente, si possono incontrare, e la cui esatta provenienza non è mai possibile accertare. È quindi importante sapere con certezza che il presente esempio proveniva proprio dal paese che ci si aspetterebbe, e può essere attribuito agli antichi Osci, o ai primi coloni greci. Si vedrà che è perforato per essere sospeso. Potrebbe essere stato attaccato a uno di quegli antichissimi carri di bronzo, di cui qui abbiamo avuto varie notizie.

“La bonifica del Lago di Fucino fu tentata dai Romani, che fallirono per vari motivi. L’attuale successo si deve interamente all’ardita impresa del principe Torlonia.”

“Un resoconto completo dei lavori verrò presentato in un libro della biblioteca della Società degli Antiquari, intitolata “Dessèchement du Lac Fucino, par L. de Rotrou.”