Nel 1984 viene pubblicato “La città e la casa”.
Il romanzo di Natalia Ginzburg è fatto di tante voci, i personaggi vivono in città diverse, ma hanno condiviso spazi, amori e ricordi; la costruzione del racconto è affidata alle lettere che vengono scambiate e ricevute tra di loro.
Una di queste voci si chiama Albina e vive in un piccolo paese d’Abruzzo:
Luco dei Marsi, 3 Dicembre
Caro Giuseppe,
tu mi hai scritto quando mi sono sposata, e io non ti ho mai risposto. Anzi a dire la verità, da quando sei in America, non ti ho scritto mai nemmeno una volta.
È venuto a trovarmi Egisto, qui a Luco, e abbiamo parlato di te. Penso che ti saranno fischiate le orecchie. Abbiamo parlato di tempi lontani e belli, in cui tutti eravamo più giovani, e ci vedevamo continuamente. In verità non sono poi così lontani quei tempi, ma sembrano lontanissimi, chissà perché. In verità non eravamo poi così giovani, e non siamo, adesso, così vecchi.