Thesaurus 13

Come un fermo immagine

“Io l’ho capito, sai, cosa vuoi dire:
vuoi dire che non puoi fare a meno di noi.”

Rovistando negli archivi digitali della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze mi sono imbattuto in una fotografia che assomiglia al fermo immagine di un film. Il titolo dello scatto è: “Contadini abruzzesi sulla riviera adriatica”.

Questa camminata mi ha fatto immediatamente ripensare a Federico Fellini, al finale di 8 e mezzo con la passerella di attori, attrici, amanti, musicisti e saltimbanchi che si avviano suonando e ballando lungo la spiaggia, e a quello de La Dolce Vita, con lo scambio senza parole che Marcello Mastroianni cerca di avere con la ragazza che parla con le mani. Nell’immagine di Giuseppe Moder, sembra di sentire lo stesso rumore del vento, mentre i pensieri cercano di ricostruire la storia di questo istante.

L’incertezza dei passi sulla sabbia è accentuata dal taglio così alto della fotografia, il cielo ridotto a una striscia grigia e quel bianco dove tutti sembrano sospesi verso una meta invisibile. Di Moder (a volte scritto anche Möder o Moeder) ci sono pochissime notizie online. Scorrendo un po’ di pagine sul web si legge che era originario di Pescara e che a Città Sant’Angelo era stato inaugurato un museo della fotografia intitolato proprio a lui.
Il materiale disponibile online purtroppo è ridotto a sole due o tre foto. Stupende.
Tra cui questa, datata 1956 e intitolata “Battesimo in Abruzzo”.

22 ottobre 2023